Tunisia
1943
Bolesani
Romeo
BOL_148 Tunisia (Capo Bon) primavera 1943 - Uno degli ultimi alloggiamenti dei piloti della 169° Squadriglia - 54° Stormo prima della cattura da parte degli inglesi l'11 maggio 1943 con successivo trasferimento in un campo di concentramento in Algeria |
BOL_149 Tunisia (Capo Bon) primavera 1943 - Davanti all'alloggiamento Bolesani che prima della cattura riceve l'ordine di distruggere il libretto personale di volo. Riesce a salvare la fede nuziale e l'orologio consegnati ad un amico pilota che ritorna in Italia |
Allo scopo di aggiungere
qualche goccia di verità all'oceano della Storia, riporto di seguito
un sunto ristretto delle vicende di mio padre e altri piloti in Tunisia nella
primavera del 1943. Alcuni, i piu’ fortunati, sono riusciti a ritornare in
Italia, per altri c'è stato il martirio in terra d'Africa e/o la prigionia
da parte degli Inglesi che non erano secondi ai Tedeschi nel trattamento
dei prigionieri, soprattutto per quel che riguardava le razioni alimentari
e l'uso dell'acqua. "Il 7 marzo si ottiene
l'unica grande vittoria aerea nel settore di GIAFRA con l'abbattimento di
nove aerei nemici e il mitragliamento di altri (vittoria di cui parla il
bollettino 1017). Si decolla da Giafra, Sfax, Enfidaville, El Diem, da campi
appena livellati e spesso impraticabili per la pioggia e soprattutto per
i continui bombardamenti nemici che distruggono a terra gran parte dei nostri
aerei. In particolare, il 1° aprile del 1943 il nostro gruppo di volo
viene annientato a terra da sei formazioni di diciotto bombardieri l'una,
che distruggono tutto, uomini ed apparecchi. Il 17 aprile, per dare
l'esempio e infondere coraggio S.E. il Comandante la 5° Squadra, saluta
tutti e torna in Italia .... e con lui si sono eclissati tutti i capi. La
disperazione di chi rimane è immensa e cominciano a manifestarsi casi
di pazzia e isteria tra i piloti anche se il Generale Boschi, via radio,
invita tutti a resistere ad oltranza(!) con i quattro velivoli malconci che
ci rimangono. Nel frattempo da tre mesi non arrivano né paga né
posta, solo bombe che giornalmente cadono sul nostro campo e su quello tedesco
vicino. Il 7 maggio gli Alleati occupano Tunisi, ma l'ordine di rientrare
in Italia non arriva. La disperazione e l'incertezza per il futuro sono massimi".
Corrado Bolesani
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