Renzo Castelletti
Letteradi Ferruccio Ranza a Castelletti:
Bologna, 27.6.1962
Caro Castelletti,
Rientrato solo ieri sera a Bologna, mi affretto a scriverle per dirle la
mia gratitudine ed il mio vivo ringraziamento per avermi dato la possibilità
di fare un volo sul Carso e sulle zone e località da me sorvolate per
quattro anni nella prima guerra mondiale quale combattente.
Grazie particolari a lei, caro Castelletti, che ha voluto procurarmi questa
grande gioia prima di morire e grazie anche per la dimostrazione di devozione
offertami quale vecchio dipendente. Ciò che ho provato, in parte lei
lo ha notato in volo, ma ciò che nel mio interno ho provato lo so solo
io. E’ una cosa difficile ad esprimersi: gioia, ricordi, tristezze, una cosa
meravigliosa, anche se un certo momento il cuore mi sanguinava l’iniquo vuoto
(?) confine.
Già al decollo dal campo, dove l’austera, superba statua del Duca
che approvava il mio volo (e mi sembrava di eseguire un suo ordine). E poi
il volo sull’Isonzo, su Gorizia (castello), Podgora (Oslavia), Sabotino, il
lontano Monte Santo col suo monastero e le strade d’allora, a zig zag che
salivano alle trincee. Poi la collina di Merna (terra rossastra) col suo
ossario (?), poi Cormons col suo campanile osservatorio e poi Cividale ed
il ritorno lungo l’Isonzo, Santa Lucia di Tolmino e poi Gorizia, San Daniele,
Gabriele, San Marco, il Vipacco e poi San Michele e il Vallone, le trincee
delle Frasche col monumento a Corridoni. Poi Castagnevizza, Doberdo’ il Carso
con le sue buche, le sue antiche trincee, i cimiteri austriaci, le nuove strade
che lo intersecano e poi i castelli di Duino e di Miramare, Monfalcone, l’Isonzo,
Punta Sdobba, il campo di Ronchi e poi lungo il Carso, le Cave di Selz, Cave
Romane e poi l’Isonzo ancora.
Quanti ricordi! I miei occhi erano umidi, il cuore gonfio, la mia mente
lucida, la mia memoria perfetta. In quaranta minuti di volo, cinema e televisione
di quattro anni di volo trascorse lassù. Mi sono sentito ringiovanire
di 50 anni. Ed all’atterraggio ho visto il nostro Duca, direi quasi contento
come me, quasi parte della mia contentezza.
Caro Castelletti, io non speravo tanto prima di morire, di rivedere in volo
quei luoghi, e ciò che ho visto e ricordato lo devo a lei ed ai dirigenti
del suo aeroclub che me l'hanno permesso. Grazie ancora; La prego di gradire
il mio saluto grato ed il mio abbraccio fraterno con profonda commozione.
Porti il mio saluto a tutti i compagni vecchi ……….che mi ricordano, un saluto
particolare al tenente Poker (?) che attendo a Bologna e se vede il Conte
Caccia Dominioni me lo saluti caramente.
Aff.mo G. Ferruccio Ranza
Tratto da "Quelli del Cavallino
Rampante" del Gen. Antonio Duma
Febbraio 1932 ..... Nel frattempo
è stata ultimata la scelta dei piloti che dovranno partecipare alla
Giornata dell'Ala ed ha inizio l'addestramento specifico alla formazione di
gruppo, con 27 velivoli, nelle figure previste dal programma della manifestazione:
tenaglia di squadriglie, triangolo di gruppo, colonna di squadriglie a cuneo.
I piloti prescelti, oltre al comandante del X Gruppo ten. colonnello Spadaccino
ed ai comandanti di squadriglia cap. Caroti per 1'84^, ten. Salvadori per
la 90^ e ten. Vicenzi per la 91^, sono:
84^ Squadriglia: ten. Oscar Molinari,
ten. Vezio Mezzetti, m.llo Pietro Tofful, serg.magg. Romolo Cantelli, serg.
magg. Antonio Gugliotta, serg. Alberico Sica, serg. Luigi Acerbi, serg. Raffaele
Anelli, serg. Canzio Marini, serg. Rodolfo Bergamini, serg. Mario Ruffilli;
90^ Squadriglia: ten. Carlo Azzali, ten. Renato Roveda, m.llo Terzo Degan,
serg. Carlo Attanasio, serg. Mario Bandini, serg. Silvio Costigliolo, serg.
Marcello Baccara, serg. Ugo Corsi, serg. Giuseppe Avvico, serg. Raffaele Chianese,
serg. Enzo Callegari;
91^ Squadriglia: ten. Mario Viola, m.llo Emiro Nicola, serg.magg. Giovanni
Silvestri, serg. Vittorio Romandini, serg. Gino Passeri, serg. Enzo Castelletti,
serg. Sirio Salvadori, serg. Giuseppe Salvadori, serg. Franco Giachetti, serg.
Norino Renzi, serg. Giovanni Celeghini.
Sono questi tra i migliori piloti dello Stormo: molti dei loro nomi ricorreranno
ancora in queste pagine.
........ Remondino ha intanto affinato il suo programma assieme alla pattuglia del 6° Stormo e l’11 giugno si esibisce a Gorizia, alla presenza del generale Pricolo, nelle prove per la prima uscita all'estero. Il 20 giugno la pattuglia è al Raduno Internazionale di Budapest organizzato per l'inaugurazione del nuovo campo di aviazione di Budaors, assieme a quella del 6° Stormo, comandata dal cap. Borzoni: in totale dieci CR.32. Con Remondino sono Pezzè, Montanari, Renzi, Romandini e Tonello. Con Borzoni il ten. Borgogno ed i sergenti Castelletti, Agonigi, Zorn e Stabile.