Raffaele Chianese - Archivio fotografico completo


Capua 1930. Allievi del Corso per Allievi Piloti Sottufficiali della Regia Aeronautica alla "Scuola Civile di Volo a Vela".
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Scuola di Volo del Littorio – Roma -1930. L’allievo pilota Chianese su un a/m Breda A4 della II Serie di produzione.
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Scuola di Volo del Littorio – Roma -1930. L’allievo pilota Chianese in posa vicino ad un Breda A.4.
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Roma – Aeroporto del Littorio – 30 luglio 1930. Antonio Di Criscio di Marano (Napoli), compagno del Corso Allievi Piloti di Chianese e suo compaesano, sull'aereo d'addestramento della Scuola di volo del Littorio del CNA, Fiat A.S. 1
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" In segno di perenne affetto offro al mio piu' caro amico Raffaele" (Di Criscio Antonio di Marano, Napoli)
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Scuola di Volo del Littorio – Roma -1930. Allievi piloti.
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Roma Aeroporto del Littorio -  8 giugno 1930
"1^ Giornata dell'Ala": Nota: le foto (da chi501 a chi510) sono state scattate da Raffaele Chianese mentre si trovava (dal 20 marzo al 8 agosto 1930) a frequentare il corso di pilotaggio per il conseguimento del brevetto di pilota 1° periodo ed il "Corso complementare" nell'aeroporto del Littorio.
 Si distinguono, da sinistra a destra, un trimotore Breda C.C. 20, un esamotore Caproni Ca. 90 e, quarto della fila, un S.I.A.I. S.64.
chi501: 

 
 
Nota dell'ing.Bugada:
C.8 L Mk III^. Costruito in Gran Bretagna nel 1929 dall'A.V. Roe Ltd. come Avro 671 (secondo altre fonti 617) , terzo esemplare di produzione (Erano stati costruiti il Mk. I^ militare, con la sigla AVRO 611, poi il Mk.II^ civile, AVRO 617, che si trova al Museo del Bourget. Il C.8 L Mk.III^ fu venduto alla R.A. nel 1929 in due esemplari a scopo di valutazione, Il primo pilota fu Granda e lo provò anche Crocco. Silenzio per anni. Guerra di D’Ascanio contro l’autogiro per favorire l’elicottero. Poi la R.A. fece delle prove col C.30, ordinato nel 1935, in due esemplari che furono immatricolati MM. 320 (che andò – temporaneamente - alla Regia Marina per valutarne l'impiego imbarcato) e 321.Il secondo esemplare ricevette poi la M.M. 30030 e, il 5 maggio 1941 venne ceduto a Vittorio Bonomi (titolare dell'omonima industria aeronautica), cui venne assegnata la Marca Civile I-CIER. Oggi questo esemplare è conservato ed esposto presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Purtroppo il colore originale blu.marina con scritta I-CIER bianca è stato sostituito con un avorio e scritta nera. 

La Cierva C. 30A venne costruito dalla A. V. Roe & Co., Ltd. per la R.A.F. con la denominazione di Avro 671 Rota Mk. 1. Ne furono realizzati 148 esemplari, anche della successiva variante C.40,  78 per la RAF e i restanti per il mercato civile e per l'esportazione;
 
 

Roma Aeroporto del Littorio -  8 giugno 1930
"1^ Giornata dell'Ala": mostra statica. Si riconoscono: un trimotore Breda C.C. 20, un  esamotore Caproni Ca. 90 e, quarto della fila, un S.I.A.I. S.64 (si tratta del SIAI del volo Italia - Brasile,  Ferrarin – Del Prete) e l'autogiro La Cierva, Ca B3.
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Roma Aeroporto del Littorio -  8 giugno 1930
"1^ Giornata dell'Ala": a/m Breda A7: anno costruzione 1926, da ricognizione, motore Loraine Dietrich da 400 CV  oppure Isotta Fraschini Asso da 500 CV, vel.max 235 km/h vel.min. 75 km/h.
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Roma Aeroporto del Littorio -  8 giugno 1930
"1^ Giornata dell'Ala": mostra statica, a/m Caproni Ca. 97 nella versione monomotore.
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Roma Aeroporto del Littorio -  8 giugno 1930
"1^ Giornata dell'Ala": mostra statica, autogiro o aerogiro di Bacchini. 
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Nota: un C.8 L Mk III^. Costruito in Gran Bretagna nel 1929 dall'A. V. Roe Ltd. come Avro 671 (io ho delle fonti che parlano di 617) , terzo esemplare di produzione (Erano stati costruiti il Mk. I^ militare, con la sigla AVRO 611, poi il Mk.II^ civile, AVRO 617, che si trova al Museo del Bourget. Il C.8 L Mk.III^ fu venduto alla R.A. nel 1929 in due esemplari a scopo di valutazione, Il primo pilota fu Granda e lo provò anche Crocco. Silenzio per anni. Guerra di D’Ascanio contro l’autogiro per favorire l’elicottero. Poi la R.A. fece delle prove col C.30, ordinato nel 1935, in due esemplari che furono immatricolati MM. 320 (che andò – temporaneamente - alla Regia Marina per valutarne l'impiego imbarcato) e 321.Il secondo esemplare ricevette poi la M.M. 30030 e, il 5 maggio 1941 venne ceduto a Vittorio Bonomi (titolare dell'omonima industria aeronautica), cui venne assegnata la Marca Civile I-CIER. Oggi questo esemplare è conservato ed esposto presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Questo del Museo. Purtroppo il colore originale blu.marina con scritta I-CIER bianca è stato sostituito con un avorio e scritta nera. 

 
Roma Aeroporto del Littorio -  8 giugno 1930
"1^ Giornata dell'Ala": mostra statica, a/m Caproni Ca. 73, sesquiplano,due  motori Lorraine da 400 HP. Costruito nel 1925 ed entrato in Reparto nel 1926.
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Roma Aeroporto del Littorio -  8 giugno 1930
"1^ Giornata dell'Ala": mostra statica, un bombardiere Fiat B.R. 3 e, seminascosto, un Caproni Ca. 73 ter. In piedi l'allievo pilota Raffaele Chianese durante il corso di pilotaggio di 1° periodo presso l'aeroporto Littorio, presidiato dalla Regia Aeronautica. Si noti la tipica tenuta di volo indossata dagli allievi piloti in quel periodo.
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Roma Aeroporto del Littorio -  8 giugno 1930
Ro. 1 della Società Anonima Industrie Aeronautiche Romeo fondata nel 1934 dall'ing. Nicola Romeo  di Napoli (poi IMAM Industrie Meccaniche ed Aeronautiche Meirdionali). Aereo del Reparto Osservazione dalle prestazioni eccezionali, costruito su licenza della Fokker nel 1924. Motore Jupiter 420 HP - vel.max 230 Km/h vel.min. 82 km/h, due mitragliatrici, utilizzato in Libia.  La sigla Ro indica le prime due lettere del nome del progettisra Rosatelli.
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Aereo assegnato alle squadriglie da Osservazione, aveva prestazioni elevate e grande affidabilità. Venne costruito su licenza Fokker (denominazione originale C. V) a partire dal 1927. L'anno prima un esemplare olandese, ridenominato R. 1, venne collaudato in Italia e, valutato positivamente, messo in produzione con un nuovo carrello (di progrtto nazionale) e altre modifiche di dettaglio. Fu impiegato particolarmente in Africa Orientale e in Libia, soprattutto per sfruttare la sua grande autonomia.

 
 
Roma Aeroporto del Littorio -  8 giugno 1930
Fokker F VIIa trimotore delle "Avio Linee Italiane" poi SAM/Ala Littoria.
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Roma Aeroporto del Littorio -  8 giugno 1930
Fokker F VIIa - 3m (I-BBEC), trimotore delle Avio Linee Italiane poi SAM/Ala Littoria.
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Campoformido – 1930. I piloti della Pattuglia Acrobatica del 1° Stormo che hanno partecipato nel 1930 alla “Crociera Orientale” con i CR.20 bis. Da sinistra: Serg. Gino Brizzolari (1°), Serg. Ettore Wengi (2°), Serg. Tommaso Diamare (3°), Serg. Mario Sansone (4°), Ten. Alfredo Reglieri (5°), Ten. Antonio Moscatelli (6°), Serg. Andrea Citi (7°), Serg. Elio Scarpini (8°), Serg. Silvio De Giorgi (9°). Brizzolari, Diamare, Sansone e Citi, non sopravviveranno all’epopea del volo acrobatico degli anni ’30.
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Campoformido  – 1930-1931. Piloti del 1° Stormo ripresi davanti ad un C.R. 20. In piedi: Chianese (2°), Berretta (3°), Vicenzi (4°), Prandini (6°). A terra: Renzi (2°), Carestiato (3°). L'edificio che si intravede a destra ospita i reparti della SRAM dove i velivoli dell’unita' venivano sottoposti alle previste manutenzioni e revisioni.
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Campoformido  – 1930-1931. Piloti davanti ad un C.R. 20. In piedi, Chianese (2°), Renzi (4°), Vicenzi (5°), Prandini (8°). A terra, Berretta (2°).
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Campoformido – 1930-1931. C.R. 20 della 96^ Squadriglia, quella di Chianese.
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Campoformido - 15 maggio 1930. Ultimi preparativi sul prato di Campoformido in vista della partenza alla volta di Roma - Ciampino. I quaranta C.R. 20 assumeranno la denominazione di 3° Gruppo Autonomo M.A. e si esibiranno di fronte ai Sovrani nella manifestazione che passerà alla storia come "1^ Giornata dell’Ala".
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Campoformido - 1931. Formazione "a cuneo" di 27 C.R. 20 che costituisce un "Gruppo", costituito a sua volta da tre "Squadriglie".
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Campoformido  – 1931. C.R. 20 "Asso" del 1° Stormo. Il Reparto si stava equipaggiando con questa nuova versione del C.R. 20 proprio durante la costituzione a Campoformido e Aviano del "4° Stormo Caccia. Questo nuovo Reparto fu designato a rappresentare la "Caccia" alle "Grandi Manovre dell'Armata Aerea" dell'ultima decade di agosto. I piloti del 1° Stormo completano la transizione su questo caccia il primo settembre del 1931 e la dotazione organica è di 10 esemplari per Squadriglia. 
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FIAT C.R. 20
Costruito in 204 esemplari dalla Macchi (104) e dalla C.M.A.S.A. (100) questo velivolo rappresenta l'ultima evoluzione del C.R. 20, caratterizzata dall'adozione del nuovo motore Isotta Fraschini Asso (in linea e con raffreddamento a liquido) e un diverso disegno della coda, con aumentata superficie dei piani orizzontali. Malgrado la maggiore potenza installata (passata da 400 a 450CV) e la migliore profilatura aerodinamica la macchina ebbe una velocità max. inferiore al predecessore (250 km/h contro 254 degli esemplari di serie) dovuta al sensile aumento di peso imputabile esclusivamente al nuovo propulsore. La macchina divenne tuttavia la favorita dei piloti delle pattuglie acrobatiche che potevano sfruttarne a pieno la potenza nel corso delle loro manovre. L'esemplare sopra raffigurato è di produzione Macchi (M.M. 2017)

 
 
Campoformido – 1931. C.R. 20 "Asso" ripreso frontalmente. Questo velivolo era particolarmente adatto all’acrobazia aerea ed era costruito dalla Macchi e dalla CMASA di Marina di Pisa. Sullo sfondo, da sinistra, hangar Savigliano, hangar Voisin, palazzina Comando. 
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Campoformido – 1930-1931. Il Serg. Enzo Callegari della 90^ Squadriglia Caccia. Il giovane pilota perderà la vita in un incidente di volo, il 28 gennaio 1933, a bordo di un C.R. 20 "Asso" sul poligono di tiro di Maniago - Vivaro. Il sistema di puntamento del caccia era costituito da un cannocchiale, visibile nella foto, che distoglieva il pilota dalla condotta del volo durante la collimazione. Probabilmente questa la causa che ha portato il caccia ad impattare con il terreno pochi metri prima del bersaglio.
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Campoformido – 1930-1931. Il serg. Marsura su C.R. 20 Asso.
chi210

 
 
Campoformido - 1931. Fiat C.R. 20. Da sinistra in piedi: Primo Capo Motorista M.llo Bianchi (1°), Serg. Raffaele Chianese (2°), Serg. Antonio Colla (3°), Serg. Enzo Callegari (5°). Nel posto di pilotaggio:  Serg. Silvio Costigliolo.
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Campoformido – 1931. Un  pilota o specialista nell’abitacolo di un C.R. 20 della 96^ Sq.
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Campoformido o Gorizia – 1932-1934
Pilota o specialista, davanti un Fiat C.R. 20bis Asso della 73^ Sq.
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Gorizia – 11 settembre – 1932. Chianese (2° seduto) con altri colleghi sul piazzale antistante gli hangar del 4° Stormo. Dietro un C.R. 20 recante ancora sulla fusoliera le strisce delle Grandi Manovre Aeree del’31, da notare il carrello posto sotto il ruotino posteriore per facilitare le manovre di spostamento. Un quasi invisibile edificio sullo sfondo confermerebbe che si tratta di Gorizia (chi215)
E' interessante rilevare come il velivolo porti ancora le fasce colorate adottate per le Grandi Manovre Aeree conclusesi l'anno precedente.

 
 
Campoformido o Gorizia - 193? Chianese primo a destra.
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Gorizia-Merna - 1931/1933. Panoramica da nord verso sud. Il primo edificio sulla sinistra e' il corpo di guardia, segue l'autorimessa, la palazzina Comando. Sul lato destro, l'hangar Lancini - Nord e, in fondo, l'hangar della 73^ e 96^ Sq. del 4° stormo. Foto scattata da Chianese, dal 2° piano della "palazzina Avieri" che nei primi anni'30 venne utilizzata come alloggio anche dagli Sottufficiali.
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Gorizia-Merna - 1931/1933. Veduta dei dintorni dell’aeroporto dalla Palazzina Sottufficiali. Foto scattata da Chianese, dal 2° piano della "palazzina Avieri".
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Gorizia-Merna - 1931/1933. Veduta dei dintorni dell’aeroporto vista dalla Palazzina Sottufficiali.
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Gorizia-Merna - 1931/1933. Veduta dei dintorni dell’Aeroporto vista dalla Palazzina Sottufficiali.
chi304

 
 
Chianese 2° da sinistra. I piloti indossano le tute Marus del primo tipo (monopezzo), assegnate da poco.
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Gorizia – data non conosciuta. Chianese in primo piano. La foto e' scattata in prossimita' degli hangar della Ricognizione in direzione Sud (si intravede il San Michele sullo sfondo). Cio' fa pensare che potrebbe trattarsi del periodo in cui Chianese era alla Scuola Caccia (1941 - 1943).
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Gorizia – 1935/1936. Chianese su un C.R. 30.
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Gorizia – 1935/1936. Chianese su un C.R. 30.
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Gorizia –  1935/1936. Chianese davanti un C.R. 30. Sulla destra si intravedono gli hangar del 4° Stormo, quelli della 73^ 96^ Squadriglia (il piu’ interno) e della 97^ e 84^ Squadriglia.
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Gorizia – 1935/1936. Chianese davanti un C.R. 30.
chi326

 
 
Campoformido – 1930 - 1931. Chianese su un C. R. 20 della 96^ Sq. Sulla fiancata si nota il supporto per un “marmittone” mobile, utilizzato nelle missioni notturne per nascondere le fiamme dello scarico del motore.
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Gorizia – 25 marzo 1938. Foto scattata in onore di un ufficiale del SIAM (Thailandia), Sawuk Rakdham, in missione per la valutazione del C.R. 32 cui il loro Paese era interessato. Personale di volo e specialisti della 91^ Squadriglia comandata da D’Agostinis. In piedi da sinistra a destra: serg. specialista non identificato, m.llo capo motorista Giosue’ Bianchi (2°), m.llo pil.Vittorio Romandini (3°), s.ten.pil. Franco Comelli (4°), ufficiale pil.del SIAM Sawuk Rakdham (5°), cap.pil. Giuseppe D’Agostinis (6°), m.llo specialista non identificato, serg.pil. Rodolfo Bergamini (8°), serg. specialista Eliseo Moro (9°). Seduti da sinistra a destra: serg.pil. Vincenzo Patriarca (1°), serg. pil. Raffaele Chianese (2°), serg. pil. Elio Miotto (3°)  (Miotto, originario di Monfalcone, e' deceduto dopo la guerra a Galatina, Lecce), serg.pil. non identificato, serg.pil. Natale Fiorito (caduto il 17/07/41 con M.C. 200 in combattimento a  Malta).
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Gorizia – marzo 1938. Piloti e specialisti davanti ad un C.R. 32 della 91^ Sq.. Da sinistra: m.llo Vittorio Romandini (1°), s.ten. Giuseppe Citterio (2°), cap. Giuseppe D'Agostinis (3°), uff. pilota del SIAM Sawuk Rakdham (4°), m.llo Vincenzo Patriarca (5°), m.llo Raffaele Chianese (6°), serg.m. Natale Fiorito (7°).
chi352

 
 
Gorizia – 1932 - 1935. Piloti davanti ad un C.R. "Asso": da sinistra, Romandini (3°), Chianese (4°).
chi353

 
 
Gorizia - 1942-1943 (?) Chianese probabilmente durante il periodo della "Scuola Caccia". 
chi367a

 
 
Gorizia – 1942-1943. Chianese con un capitano non identificato. Sullo sfondo si notano tre velivoli G50 Freccia (monoplano con elica tripala e carrello retrattile), utilizzato dalla Scuola Caccia.
chi368

 
 
Gorizia – 1942-1943. Scuola Caccia. Chianese (di fronte) e Pezze' (di spalle).
chi369

 
 
Gorizia – 1938-1939. Chianese con l’italo americano serg. Vincenzo Patriarca, entrambi reduci dalla prigionia in Spagna.
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Gorizia – 1941-1943. Chianese con un collega.
chi372

 
 
Gorizia, 193? Sul piazzale antistante l'hangar Lancini - Nord.
chi373

 
 
Gorizia – 1941-1943(?) Chianese (1°) e Romandini (3°) sul vialetto parallelo a via Trieste.
chi381

 
 
Gorizia – 1941-1943 (?) Romandini (1°), Mascellani (2°), Chianese (3°), non identificato (4°)
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Redupuglia 193? Cimitero di guerra del 1915-18, prima del tresferimento dal monte s. Elia all'attuale sito.
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Ferrara – agosto 1931. Imponente schieramento dei velivoli impiegati, al termine dellle "Grandi Manovre dell'Armata Aerea".
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Budapest –  14 giugno 1936. Piloti di una delle due Squadriglie della Pattuglia Acrobatica del 4° Stormo alla Giornata dell'Ala ungherese, sul campo di Matyasfold. Da sinistra in piedi: Romandini, Corsi, Rossi, Viola, Chianese. In ginocchio: Montanari, Carini, Renzi.
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Budapest – Giornata dell’Ala – 14 giugno 1936. Monumento ai Caduti per la Patria, i piloti delle due Squadriglie Acrobatiche componenti la Pattuglia Acrobatica del 4° Stormo al completo, da sinistra: ufficiale ungherese, s.ten. Pezze', ten. Monico, serg. Renzi, cap. Rossi, cap. Chiesa, Addetto Militare Italiano a Budapest, cap. Viola, serg. Corsi, serg. Carini, serg. Montanari, serg. Romandini, serg. Chianese. La Pattuglia Acrobatica si e' esibita a Matyasfold, su invito del Capo del Governo ungherese che aveva avuto modo di ammirare piloti ed aerei italiani in una precedente visita in Italia.
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Budapest – Giornata dell’Ala – 14 giugno 1936. I sottufficiali piloti della Pattuglia Acrobatica. Da sinistra: serg. Carini, serg. Montanari, serg. Chianese,  accompagnatore ungherese, Addetto Militare Italiano a Budapest, serg. Corsi, serg. Renzi, serg. Romandini.
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Budapest – Giornata dell’Ala – 14 giugno 1936. Il pubblico osserva l’esibizione della Pattuglia Acrobatica italiana.
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Budapest – Giornata dell’Ala – 14 giugno 1936. I componenti la Pattuglia Acrobatica italiana.
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Spagna – 1936. Potez 540. Foto come la chi602, Si intravede un pilota salito sulla torretta ed un altro in piedi, vicino all'ala.
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Toledo, Spagna –  agosto 1936. Foto scattata da Chianese che ritrae il Potez 540 c/n 4219 contraddistinto dalla lettera "F" dipinta sulla coda e dalla scritta "Aqui te espero" sul lato sinistro della fusoliera. L'aereo era giunto a El Prat (Barcelona) da Tolouse l'8 di agosto 1936. Venne abbattuto il 25-09-1936 dopo essere decollato da Getafe (Madrid) per una missione di bombardamento nei pressi di Toledo. 
chi602
Nota alla foto chi602:
L'aereo che avrebbe dovuto scortarlo, il Loire di Lacalle, non riusci a decollare per una avaria ed il Potez venne intercettato dalla Squadriglia di sei C.R. 32. Secondo la versione spagnola la Squadriglia era comandata da Salas e, mentre Salvador rimaneva in quota per proteggere i compagni, Salas si portava in coda al Potez e lo abbatteva nei pressi di Rielves (Toledo). Nel suo libro Lacalle racconta di aver visitato i resti del Potez e trovato l'equipaggio deceduto, i due piloti morti nell'impatto ed il resto dell'equipaggio suicidatosi all'arrivo degli uomini in divisa, scambiati per nazionalisti. A bordo c'era il s.ten. Moreno, il mitragliere Jose' Brea Exposito, il meccanico Nicolas Lopez Rodriguez ed Antonio Gonzales Flores. Secondo la versione italiana gli spagnoli nel settembre del'36 non avevano il comando di Squadriglie ed il Potez e' stato abbattuto dalla coppia Salas - Baschirotto. Dal libretto di Baschirotto: "Talavera 09.40  - 10.40 Crociera di vigilanza sul fronte di Toledo. Combattimento. Abbattuto un Potez in collaborazione col cap. Salas nei pressi di Barciencie e Villamiel". 
Nota storica:  il Potez 540 c/n 4219 contraddistinto dalla lettera "F" aveva effettuato la famosa azione di bombardamento contro la nave "Canaries Cruise" due giorni prima. Il Potez e' finito a pochi chilometri da Torrijos in direzione di Toledo ed il velivolo non e' stato rimosso e cosi' i piloti della base di Torrijos andavano a fotografarlo. Le prime foto riportavano ancora le bombe agganciate ai piloni mentre qui risultano gia' rimosse. L'allora serg. Ruzzin nel suo libro racconta che molto tempo dopo, all'interno c'era ancora il corpo di un membro d'equipaggio.

 
 
Spagna -  Sevilla/Tablada - settembre 1936
Rottami di un velivolo  in dotazione all'Aviazione Repubblicana. Trattasi probabilmente di un Loire 46 francese, abbattuto da Morato. La banda e la coccarda (rossa) confermerebbero che trattasi di uno degli ultimi sei esemplari giunti a Barcellona dalla Francia tra il 5 ed il 7 di settembre 1936 e trasferiti a Madrid con le insegne francesi e li ridipinti. Nella foto, probabilmente scattata dal Giuglietti e' chiaramente visibile il ponte metallico sul fiume navigabile Guadalquivir a Sevilla. Chianese, al centro della foto con giubbetto scuro.
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Spagna -  Sevilla/Tablada - settembre 1936
Rottami di un velivolo  in dotazione all'Aviazione Repubblicana. Trattasi probabilmente di un Loire 46 francese, abbattuto da Morato. La banda e la coccarda (rossa) confermerebbero che trattasi di uno degli ultimi 6 esemplari giunti a Barcelona dalla Francia tra il 5 ed il 7 di settembre 1936 e trasferiti a Madrid con le insegne francesi e li ridipinti. Chianese e' li primo in alto con una mano sulla spalla del serg. Adamo Giuglietti. Foto scattata in prossimita’ del fiume navigabile Guadalquivir a Sevilla.
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Spagna -  settembre 1936. Rottami probabilmente di un Loire 46 francese. Il pilota sembra di nazionalita' spagnola.
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Talavera de la Reina - 2 novembre 1936.
L' incendio del C.R. 32, causato dall' esplosione degli spezzoni staccatisi dal velivolo a seguito dell'azionamento involontario della leva di sgancio da parte di Vivarelli.
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Spagna - Talavera de la Reina - 2 novembre 1936. Resti del C.R. 32 di Vivarelli incendiatosi dopo l’esplosione degli spezzoni che trasportava.
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Torrijos – novembre 1936. La pattuglia del cap. Joaquìn Garcìa Morato. Da destra, Buffali, Morato e Chianese davanti ad un C.R. 32. I piloti indossano la tuta invernale Marus del 2° tipo (tute a due pezzi).
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Spagna - Sevilla/Tablada o Caceres – settembre/ottobre 1936. Chianese, a destra, con due colleghi piloti davanti ai C.R. 32. Il primo di sinistra potrebbe essere un pilota spagnolo di Breguet, indossa scarpe di tipica foggia spagnola mentre gli altri due indossano sandali estivi.
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Spagna - Sevilla/Tablada o Caceres – settembre/ottobre 1936. Chianese, ultimo a destra, con due colleghi piloti davanti ai C.R. 32.
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Sevilla/Tablada – (Spagna) – 1936. Gruppo di piloti, Chianese e' l'ultimo a destra a terra. Dietro un C.R. 32 con una mimetizzazione grossolana. Sullo sfondo un Breguet XIX.
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Sevilla/Tablada – (Spagna) – 1936. Gruppo di piloti della 2^ Squadriglia. Chianese e' il primo da sinistra.
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Torrijos – Spagna – novembre 1936
Briefing dei piloti prima di una missione. Si notano le tute di volo invernali. Dall'aeroporto di Torrijos, perfettamente mimetizzato tra le coltivazione di olivi, partivano gli attacchi dell’Aviazione Legionaria contro Madrid.
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Visita alla citta'.
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Torrijos – Spagna – novembre 1936
C.R. 32 nascosti tra le piante di olivo. Questo aeroporto avanzato venne allestito in mezzo ad una piantagione di olivi e la pista di volo era costituita da una corta e stretta striscia di terra che spesso causo’ incidenti proprio per le ridotte dimensioni. Spina nella gola dei repubblicani, questa base non venne mai localizzata. Da qui partivano gli attacchi nazionalisti verso la capitale. Successivamente venne utilizzata una pista un po’ piu’ agevole per le operazioni di volo. Nella foto Chianese.
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Sevilla/Tablada – (Spagna) – 1936. Chianese davanti ad un C.R. 32. E’ interessante notare che la fusoliera e' priva di mimetizzazione, utilizzata solo in un secondo tempo. Si intravedono sulla fusoliera le prime due lettere di “MONICO”. Il nome di questo pilota, trucidato dai repubblicani dopo la cattura, fu dipinto dai colleghi sui loro velivoli in memoria del compagno caduto per primo in Spagna.
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Torrijos – Spagna – novembre 1936. C.R. 32 defilati ai bordi dell'aeroporto.
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Spagna –  autunno 1936. C.R. 32 schierati.
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Sevilla/Tablada – (Spagna) – 1936. Postazione Antiaerea.
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Spagna – autunno 1936. Piloti in attesa della missione.
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Spagna – 1936. Soldati marocchini dell’Esercito Nazionalista.
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Campoformido - 18 agosto 1931. Incidente occorso a Chianese: un Ca.100, pilotato da un Maggiore che rientra alla base dopo una visita a Campoformido, inizia il decollo ed investe il C.R. 20 di Chianese che, proveniendo da direzione opposta, sta smaltendo la velocita' dopo l'atterraggio. Chianese si rende conto del pericolo e con una "spedalata" tenta una imbardata di 180° per evitare la collisione frontale e viene investito nella coda. L'elica del Ca.100 "trita" il C.R. 20 fino a pochi centimetri dall'abitacolo e poi cappotta.
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Campoformido - 18 agosto 1931. Incidente occorso a Chianese dopo l'atterraggio. 
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Campoformido - 18 agosto 1931. Incidente occorso a Chianese dopo l'atterraggio. 
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Roma – 1930. Aereo caduto su una casa del quartiere “Citta’ Giardino” di Roma Nord, dopo una collisione in volo. La Foto e’ stata donata a Chianese dal compagno di corso, aviere scelto Luigi Molinari, il cui velivolo decollato dall'Aeroporto del Littorio il 18/06/1930, viene investito dal collega Lorenzo De Robertis. Mentre il Molinari si salva lanciandosi con il paracadute. Il De Robertis non riesce a lanciarsi e precipita con l'aereo.
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"Roma 10-07-1930. In memoria del mio scontro aereo accadutomi nel cielo di Citta' Giardino (Roma) il 18-06-1930 dove mi salvai lanciandomi col paracadute, Molinari Luigi"
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Roma – 1930. Aereo caduto su una casa del quartiere “Citta’ Giardino” di Roma Nord, dopo una collisione in volo.
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Aviano – 1933. Il C.R. 20 del serg. Enzo Callegari della 90^ Sq., deceduto il 28/01/1933 per aver "impattato" il suolo con il carrello pochi metri prima del bersaglio durante le esercitazione di "tiro reale" al poligono di Aviano. Probabilmente la causa principale dell’incidente e’ stato il complicato sistema di collimazione del bersaglio che avveniva attraverso un tubo munito di lenti che riduceva notevolmente la visuale del pilota, di vitale importanza a bassa quota. La ferita mortale del Callegari e’ risultata essere proprio l’urto con il collimatore.
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Campoformido – 1930. Probabilmente questo Fiat C.R. 20 bis ha impattato il suolo con una velocita' relativamente bassa ma con un forte angolo di discesa e poi e' capottato. La parte posteriore della struttura infatti sembra relativamente intatta mentre e' completamente distrutta quella anteriore, lasciando pochi dubbi sulla sorte del pilota.
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Campoformido – 1930. Il C.R. 20 della 90^ Squadriglia precipitato in seguito all'avaria motore che aveva costretto Cancellier a lanciarsi con il paracadute durante gli allenamenti per la manifestazione prevista a Roma nel mese di maggio.
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Lecce - 1955. Chianese istruttore di Mustang.
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Lecce 1955. Chianese istruttore di Mustang con un allievo.
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Lecce - 1955. In piedi da sinistra: l'istruttore Mario Bandini (3°), Andrea Giuliani (7°), Lazzarotto (9° ?), gli ultimi due, entrambi del 18° corso AUPC. In basso da sinistra, Santaniello (2°), cap. Giuseppe Melandri (3°), l'istruttore Raffaele Chianese (4°). 
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Lecce - 1955
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Lecce - 1955. Da sinistra in piedi, Chianese (4°), Corrado Mucci (1° in ginocchio ?) 
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Lecce - 1955. Da sinistra, Chianese (5°), un istruttore (9°) con accanto Berneschi, Corrado Mucci (3°).
Da sinistra, in piedi, Chianese (5°), un istruttore (8°) con accanto il m.llo Adalberto Bedeschi (9), Corrado Mucci (3°). Il velivolo e' un P-51D.
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Raffaele Chianese
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Napoli - 193? Raffaele Chianese
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Gorizia - 19?? Raffaele Chianese
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Costiera triestina - 193? Raffaele Chianese
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San Lorenzo Isontino - 1938. Matrimonio del m.llo Vittorio Romandini. Nel gruppo sono riconoscibili: Remondino, D'Agostinis, capomotorista m.llo Bianchi, Chianese, Attanasio, Di Giulio, Bandini, Renzi ed ovviamente, Romandini.
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San Lorenzo Isontino – 1938. Matrimonio del m.llo Vittorio Romandini.
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Gorizia – dicembre 1939. Chiesa del Sacro Cuore, il matrimonio di Raffaele Chianese e Beatrice Pian. Si intravedono Biffani, Ferrulli, Novelli, Attanasio.
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Grado - 1939. Raffaele Chianese con la moglie Beatrice Pian.
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Aidussina, Slovenia - 2001. Incontro tra il prof. Miomir Krizaj (a destra) e Fulvio Chianese (a sinistra), rispettivamente figli di Giuseppe Krizaj e Raffaele Chianese, i due prigionieri su fronti opposti in Spagna, che ebbero salva la vita grazie ad uno scambio organizzato dalla Croce Rossa nel 1937.
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Aidussina, Slovenia 2001. Il prof. Miomir Krizaj, il nipote di Giuseppe Krizaj Miklauc Feigel e Fulvio Chianese. (vedi chi961).
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