Ernesto Monico

 

 
Monico_01 :
Gorizia - 193?
Il S.Ten. Ernesto Monico, 84^ Squadriglia, IX Gruppo, davanti ad un CR 20 Asso sul piazzale antistante l'hangar centrale Lancini della 84^ Squadriglia. Accanto a lui un "pony", probabilmente quello che il Duca ha donato allo Stormo e poi ucciso involontariamente da un aviere perche', di notte, non aveva risposto alla "parola d'ordine"!
       

 
Monico_02 :
Gorizia - 193?
Monico sopra un CR 20 Asso della 84^ Sq. danneggiato e ricoverato nell'hangar Lancini.
      

 
Monico_03 :
Gorizia - 193?
Il S.Ten. Ernesto Monico.
       

 
Monico_04 :
    

 
com2a281 :
Gorizia - 1935
Piloti schierati davanti a un Fiat C.R. 32. Monico e' il 12° in piedi, da sinistra (4° da destra).
       

 
chi522 :
chi522: Budapest – Giornata dell’Ala – 14 giugno 1936
Monumento ai Caduti per la Patria, i piloti delle due Squadriglie Acrobatiche del 4° Stormo al completo. Monico e' il 3° da sinistra  (il 2° da sinistra dei piloti italiani, accanto a Pezze').
      

 
ren412b :
Budapest – 14 giugno 1936
Giornata dell'Ala. I piloti della Squadriglia Acrobatica con le autorita' Ungheresi e funzionari del Consolato Italiano davanti alla Sede locale della FIAT.
   

 
mon02c :
Budapest – 14 giugno 1936
Giornata dell'Ala. I piloti della Squadriglia Acrobatica con le autorita' Ungheresi e funzionari del Consolato Italiano davanti alla Sede locale della FIAT. Monico e' il 6° da destra (seminascosto tra il S.Ten. Pezze' ed il cap. Rossi).
       

 Il 31 agosto 1936 č una giornata particolarmente infausta per i cacciatori del Tercio. Il Comando generale spagnolo chiede a Monico, che č di base  a Cāceres, assieme a Castellani e Presel una missione  nei cieli di Madrid che riaffermi la superioritā aerea  nazionalista. Decollano Monico e Castellani, in quanto l’aereo di Presel non č a punto. Al rientro dal’azione vengono sorpresi da una formazione nemica di sette velivoli ed entrambi abbattuti, Castellani atterra in emergenza e rientra nelle linee, Monico lanciatosi, viene catturato e trucidato.  Dequal in pattuglia con Patriarca ed Avvico, decollato da Tablada per raggiungere Cāceres e ricongiungersi a Monico, deviato dalla rotta prevista per una anomalia alla bussola, dopo un volo di 200 chilometri, disorientato, si porta a ponente per ragioni prudenziali, e la pattuglia prende terra in Portogallo.
    
 
        

 
deq007 :
Cagliari - Agosto 1936
Piloti e specialisti della prima spedizione partita dalla Spezia, ripresa nel porto di Cagliari dove il Nereide ha fatto scalo, con destinazione Melilla. Da sinistra, dall’alto: serg. Guido Presel, serg. Giovanni Magistrini, serg. Bruno Castellani. Seconda fila: due specialisti, ten. Ernesto Monico, cap. Vincenzo Dequal, serg. Adamo Giuglietti, serg. Giuseppe Avvico. Fila inferiore: uno specialista, s.ten. Giuseppe Cenni, m.llo … Checcacci, ten. Vittor Ugo Ceccherelli, serg. Angelo Boetti. Seduti: due specialisti, serg. Sirio Salvadori, serg. Vincenzo Patriarca.

      

 
mis01a :
Cartolina ricevuta dal Serg. Rodolfo Bergamini (103^ Sq. R0.37 – Asmara – (Eritrea) A.O.) e inviata da Gorizia il 14-11-35 XIV – "Un poderoso ‘al lupo, al lupo’ dalla sempre in gamba 84^ - F..tani – cap.no Lucchini “. Seguono diverse firme tra cui alcune di piloti divenuti famosi e decorati con la M.O.V.M. … Corsi, Monico, Acerbi, Grifoni, … Collezione Bergamini.
       
    Relazione sul decesso del tenente Ernesto Monico ( 28/31 agosto 1936 ).

    Su esplicita richiesta del Quartier Generale di Cāceres, Bonomi il 28 agosto 1936, ordina  al tenente Monico di trasferirsi, assieme al sergente Castellani, da Salamanca dove si trovano, alla base di Cāceres, a disposizione del comando nazionalista.
    Dovrebbero esser raggiunti dal sergente Presel, che nel volo di trasferimento da Sevilla-Tablada scorta un bombardiere Junkers Ju 52/3m, anch’esso diretto a Cāceres, lo difende da un  attacco della caccia avversaria, ma dopo lo scontro perso l’orientamento si dirige verso il Portogallo, dove infine atterra.
     Monico, in contatto  telefonico con  Bonomi, chiede gli siano inviati rinforzi, viste le pressanti richieste operative del comando nazionalista, Bonomi, che ha giā dato precise disposizioni a Dequal di raggiungere con la sua pattuglia Cāceres, rassicura Monico, invitandolo ad eludere missioni in profonditā in territorio nemico.
    Nel pomeriggio avanzato del 31, il comando nazionalista richiede una missione ricognitiva delle basi aeree repubblicane madrilene.    
     Monico e Castellani in coppia sorvolano a lungo la capitale ed i campi di Barajas, Alcalā de Henares, Getafe, Cuatro Vientos, annotando quanto rilevato sulla consistenza ed attivitā delle basi sorvolate.
    Da parte nemica non vi č la minima reazione al volo di ricognizione dei due cacciatori del Tercio, né viene operato alcun intervento delle postazioni contraeree.
    Nel corso del rientro, ai limiti dell’autonomia, mentre volano di conserva sui tremila metri a velocitā di crociera, vengono entrambi sorpresi e colpiti da una formazione di quattro caccia avversari, che giunti alle loro spalle, li investono con numerose raffiche.
    Castellani, accecato dal carburante che fuoriesce dal serbatoio alare, riesce con considerevole sforzo a dirigere l’aereo verso le proprie linee, prendere terra, sfasciandolo, e a raggiungere la salvezza con un corsa affannosa.
     Monico ha il suo CR 32 incendiato dalle raffiche degli assalitori, ed č costretto a lanciarsi, catturato da miliziani accorsi sul luogo della sua discesa, alla sua richiesta di esser messo in contatto con l’ambasciata, viene giustiziato con un colpo di revolver al cuore.
    I suoi uccisori verranno successivamente fucilati da alcuni regulares di un Tabor marocchino, su segnalazione della popolazione locale, alla liberazione di Toledo.
    Al tempo corse voce che Monico era stato torturato prima di essere ucciso, questa era di norma la sorte che i miliziani  riservavano agli aviatori nemici catturati, ma ciō in questa circostanza non avvenne.
    Il cappellano militare don Giovanni Sala che riesumō, alla fine del conflitto la salma di Monico, per traslarla al cimitero legionario del Torrero di Saragoza, confidō che sul suo corpo si rilevava solo il foro di entrata di proiettile al petto, e no vi erano tracce di  torture. 
    Sulle  fusoliere dei  CR 32  delle due squadriglie, i piloti  per ricordarlo fecero apporre  la scritta “ MONICO PRESENTE ! “.
A Monico venne conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare.