6° Stormo
3° Gruppo - Gorizia 1936 - 1942

Anno 1936

Il 6° Stormo viene costituito il 15 gennaio 1936 sull'aeroporto di Campoformido con uomini provenienti dal 1° e 4° Stormo.






E' articolato su due Gruppi di volo, il 2° Gruppo composto dalla 150^, 151^, 152^ Squadriglia e il 3° Gruppo composto dalla 153^ e 154^ Squadriglia, cui si aggiunge la 155^.
 
 

2° (II) Gruppo

150^ - 151^ - 152^

3° (III) Gruppo

153^ - 154^ -155^

La linea di volo comprende due C.R. 30 e quarantadue C.R. 32 come velivoli base, cinque C.R. Asso e quattro Ca.100  per l'addestramento e tre Ca.113 per il collegamento. Il 5 maggio dello stesso anno la 150^ Squadriglia viene trasferita a Mirafiori per costituire il 53° Stormo mentre in luglio il resto del Reparto si porta sul campo di Ghedi. L' 8 agosto lo Stormo cede la 150^ Squadriglia che va a formare il primo nucleo del 52° Stormo e il 1° settembre il 3° Gruppo si trasferisce con la 153^ e 154^ Squadriglia nell'aeroporto Egidio Grego di Gorizia per partecipare, unitamente al 4° Stormo, alle manovre di difesa su Venezia. La convivenza del 4° e 6° Stormo sullo stesso aeroporto comincia a diventare stretta. Il 6° Stormo, forte della provenienza dei suoi uomini da due Reparti prestigiosi quali il 1° e 4° Stormo, chiede e ottiene dal Duca d'Aosta di poter formare una propria Pattuglia Acrobatica con il cap. Borzoni capoformazione. Ispirandosi allo stemma di reparto, la nuova pattuglia acrobatica prende il nome di Diavoli Rossi. I comandanti delle due formazioni trovano il modo per lavorare assieme alternando il turno degli allenamenti sul vicino campo di volo di Ronchi.
 
 



Borzoni



Agonigi
Borgogno

Zorn


Castelletti

 
Cielo di Gorizia, la pattuglia del 3° Gruppo mentre effettua un looping. (agn032.jpg - Arch. Agonigi )

Il 16 novembre 1936 lo Stormo si sposta nuovamente e questa volta sull' aeroporto di Bologna.
 
 
 

Anno 1937

Nel 1937 lo Stormo diventa pienamente efficiente e riceve la bandiera di guerra. Il 20 giugno assieme alla pattuglia del 4° Stormo partecipa al Raduno Iternazionale di Budapest .
 

Cielo di Gorizia, 1937. La 153^, 154^ e 155^ Squadriglia. (agn028.jpg - Arch. Agonigi )

Raduno Internazionale di Budapest, Budapest 20 giugno 1937:

Il 16 giugno tredici C.R. 32 della pattuglia acrobatica sono pronti al decollo per raggiungere l' aeroporto di Szombathely, scalo intermedio sulla rotta per Budapest, ma le condizioni meteo sconsigliano la partenza poiche' dei piovaschi si abbattono sulle Alpi. Nel primo pomeriggio del 17, un ricognitore in volo sulle Alpi segnala la schiarita e il magg. Chiesa, capo missione, d'accordo con i due capi formazione decide per la partenza. Dopo ottantacinque minuti di volo, la formazione raggiunge l'aeroporto magiaro. Il giorno dopo trasferimento a  Budapest-Budaors. Domenica 20, il Reggente Horty inaugura ufficialmente l'apertura dell'aeroporto di Budaros al traffico internazionale, quindi inizia la grande manifestazione aerea di fronte ad oltre centomila gli spettatori. Per primi si esibiscono tre alianti ungheresi che, lavorando isolati su tre zone distinte dell'aeroporto, dopo una serie di loopings, di fieseler e di imperiali  atterrano in formazione. Segue l'esibizione di nove Messerschmitt dello stormo "von Richthofen" al comando del cap. Janson. I tedeschi presentano una formazione pesante con poche trasformazioni e larghi rientri. Subito dopo, la pattuglia acrobatica austriaca al comando del t.col. Muller con sette C.R.32. Gli italiani decollano per ultimi in formazione serrata  lavorando tutti insieme nelle prime figure, poi la formazione si divide in due pattuglie, 4°e 6° Stormo, continuando il programma e intercalandosi nelle figure acrobatiche senza tempi morti tra un'esibizione e l'altra. Alla fine, dopo il ricongiungimento in un'unica formazione , la bomba con il passaggio di dieci CR. 32 che si intrecciano sulla pista, il passaggio a doppio cuneo, il volo folle e l'atterraggio in formazione di 5 + 5
 
 

Budapest 1937. Raduno internazionale. (agn045.jpg - Arch. Agonigi )

 

Il 24 e 25 luglio il 6° Stormo assieme alla pattuglia del 4° Stormo partecipa al Raduno Aereo Iternazionale di Zurigo.
 

IV Raduno Aereo Internazionale di Zurigo, Zurigo 24 - 25 luglio 1937:

Tredici le Nazioni partecipanti: Austria, Belgio, Cecoslovacchia, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Italia, Olanda, Polonia, Svezia,   Svizzera, Ungheria. Nelle giornate che precedono l'inizo del Raduno, i capo formazione Remondino e Borzoni si rendono conto, osservando gli allenamenti delle altre pattuglie, che il proprio programma composto da nove (12) trasformazioni e' insufficiente rispetto ad esempio alla formazione dei ceki, che in venti minuti eseguono ben sedici trasformazioni. Immediatamente viene rivisto il programma e aggiunte nuove figure. Sabato 24 luglio incomincia la competizione con la presentazione del programma libero. L'Italia interviene dopo Inghilterra e Francia. Decollo in formazione di dieci, per poi rompere in due formazioni di cinque e ritornare ancora in dieci. La formazione italiana si classifica al quarto posto penalizzata dall'anomalo comportamento del giudice italiano che giudica pi? che mediocre il programma presentato. Il 1° posto si aggiudica la Cecoslovacchia, il 2° la Francia e il 3° l'Inghilterra. Il giorno dopo la prova obbligatoria. Per sorteggio gli italiani si esibisco penultimi mentre chiude la manifestazione la formazione dei ceki. Le pattuglie di Jugoslavia, Austria e Romania presentano un programma di nove trasformazioni, limitate allo spostamento di un solo velivolo. Insufficiente anche il programma delle formazioni inglese e francese con dodici trasformazioni. Ma non  tutto, la formazione francese su nove Morane 250, per imitare in decollo gli italiani, si allinea in formazione di cuneo e nella corsa d'involo due velivoli rischiano di venire a collisione e di conseguenza rinunciano al decollo. E' quindi il turno della pattuglia italiana che presenta il nuovo programma di ventitre' (24) figure. Allineamento dei dieci C.R.32 a cuneo, decollo in formazione di cuneo di dieci, passaggio in linea di fronte, passaggio a doppio cuneo, passaggio a triangolo, passaggio a triplo cuneo, passaggio a triangolo rovescio, passaggio a freccia, passaggio in ala destra, passaggio a X, passaggio a T, passaggio a H, passaggio a Y, passaggio a I, passaggio a bastone, passaggio in ala sinistra, passaggio ad aquilone, passaggio a rombo, passaggio a rettangolo, passaggio a doppia linea di fronte di 5, passaggio a cuneo di 5 in linea di fronte, passaggio a cuneo stretto, passaggio a elisse, passaggio a reca,  passaggio nella figura folle  atterraggio in formazione di cuneo di 10.
 
 

Zurigo 1937, velivoli del  4° e 6° Stormo. (agn027.jpg - Arch. Agonigi)

A seguire la pattuglia cecoslovacca con il numero di figure piu' elevato dopo gli italiani: quattordici contro le  ventitre' (24) di Remondino e Borzoni. Al termine delle prove, la giuria da un giudizio omogeneo ad eccezione del giudice cecoslovacco, il solo a dare punteggio pieno alla propria formazione. La classifica definitiva vede al 1° posto la pattuglia cecoslovacca, al 2°, a 1/2 punto, quella italiana, al 3° la francese, al 4° l'inglese, al 5° la polacca e al 6° quella rumena.
 
 

Il serg. Agonigi in volo nel cielo di Gorizia su CR Asso. (agn075.jpg - Arch. Agonigi)

Cinque giorni dopo, Remondino, Pezze' e Borzoni si esibiscono in un finto combattimento e il 31 luglio, i C.R. 32 italiani si esibiscono collettivamente chiudendo la manifestazione internazionale. Domenica 1 agosto piloti e specialisti accompagnati dal gen. Porru, sono ospiti d'onore alla Casa d'Italia a Zurigo. Il 4 agosto la missione italiana rientra a Gorizia facendo scalo tecnico a Bresso.
 
 

Anno 1938

In occasione della visita a Ciampino del Cancelliere tedesco, la pattuglia del 6° assieme a quelle del 1°, 3°e 4° Stormo °partecipano ciascuna con sette velivoli per un totale di 28 C.R. 32, alla grande manifestazione aerea dell' 8 maggio, denominata "Operazione H".
 

Operazione  H poligono di Furbara 8 maggio 1938:

Con la notizia della visita in Italia del Cancelliere del III Reich, lo SMA dirama ai Comandi della 1^ e 2^ Zona Aerea l'ordine di organizzare, presso i sottoposti Reparti (3°, 6°, 1° e 4°Stormo) una super pattuglia acrobatica. Al comando del "pattuglione" viene designato il magg. A.Remondino del 4° Stormo e l' aeroporto di Gorizia viene scelto come base di rischieramento per i ventotto C.R. 32. La formazione del 3° Stormo raggiunge Gorizia mentre quella del 1° fa la spola tra Campoformido e Gorizia. In marzo incominciano le prove con un programma acrobatico appositamente studiato e adattato ad una formazione pesante di ventotto velivoli. L'inizio non e' esaltante. In un atterraggio a Gorizia il s.magg. Mariani investe il piano fisso di sinistra e un pezzo di timone del C.R.32 del serg. Bedeschi; i serg.m. Renzi e Romandini nell'eseguire un looping si toccano con l'ala senza riportare danni. Il 13 aprile nel cielo di Ronchi, alla sommita' del looping di ventotto velivoli il s.magg. Montegnacco primo gregario sinistro del 1° Stormo, viene in collisione con il C.R.32 del cap. Brambilla: ne segue una crambola. Il velivolo di Renzi urta l'estremita' alare dei piani di coda di a'Remondino, Romandini (non era in volo!! Da testimonianza confermata di Vosca. Romandini e' giunto quel giorno con la "Caprona da Gorizia a Ronchi per accompagnare gli specialisti, tra cui il Vosca. Il Romandini non ha volato in pattuglia quel giorno poiche' non si sentiva bene) secondo di destra, urta con l'ala del proprio velivolo i piani di coda di Renzi. I C.R. 32 di Montegnacco e Brambilla entrano in vite precipitando a terra. Il cap. Brambilla si salva lanciandosi con il paracadute mentre Montegnacco perde la vita nello schianto. Successivamente, per motivi di salute  i mar.lli Carestiato e Maraschi abbandonano la formazione.
 

Il 26 aprile la partenza della super pattuglia per Ciampino con scalo tecnico a Forli dove ad aspettarli c'e' il Duca d'Aosta Vicere' d'Etiopia. Il giorno dopo decollo per Roma "portati" dal Duca  con il suo Ghibli CA.309. Durante il trasferimento Agonigi e' costretto ad un atterraggio di fortuna, riportando solo danni al mezzo, per una piantata del motore. Il pilota raggiunge Roma in treno.

L'8 maggio alla presenza  di S.M. il Re d'Italia, il principe di Piemonte, il Capo del Governo, i Capi di Stato Maggiore italiani e tedeschi, ufficiali Superiori e Inferiori della Regia Aeronautica e della Luftwaffe, gli addetti militari stranieri e la stampa, la super pattuglia apre l'esercitazione con la presentazione della croce uncinata eseguita da ventisei velivoli. Segue il rientro, trasformazione, passaggio delle quattro squadriglie a bastone, in file parallele, botte, trasformazione e la super pattuglia rientra con due squadriglie in fila indiana e le altre due a doppio cuneo. Quindi la prima formazione effettua dei tonneau  individuali a bassa quota, l' imperiale e una picchiata con due giri di vite. La seconda formazione presenta una serie di looping in formazione di doppio cuneo e di freccia. Rientro della prima pattuglia che presenta una tripla ruota e, tempo per il ricongiungimento, la formazione del 6° Stormo si esibisce nel tonneau simultaneo di sette velivoli. In finale il looping di ventuno piu' sette velivoli. Dopo la presentazione acrobatica, sfilano sul cielo campo quattrocento velivoli, fatti partire su allarme dagli aeroporti della Toscana, del Lazio e della Campania. Ritornano quindi i ventotto CR. 32 della formazione acrobatica disposti a fascio littorio. Segue un'azione di bombardamento da parte di bombardieri leggeri e pesanti e in chiusura la Super Pattuglia si esibisce nella figura del volo folle con trentadue velivoli (ventotto piu' quattro riserve). Il 10 maggio le formazioni rientrano a Gorizia.
 

*  Appartenente al 53° Stormo e si era unito al 3° per l’esibizione

Pochi giorni dopo a Gorizia,  si esibisce assieme a quella del 4° per la cerimonia in onore al Principe di Piemonte.
 
 
 

Anno 1939

Nel '39 la pattuglia acrobatica del 6°Stormo e' composta da:
 
 



Ricci



Pesce
Alessandrini

Agonigi
 
Castelletti

 

Il 6 luglio in occasione del passaggio di consegne del Comando della Divisione Aerea Aquila tra il Gen. D.A. Santori uscente ed  il Gen. D.A. Velardi subentrante, i Diavoli Rossi si esibiscono assieme alle pattuglie del 1°e 4° Stormo.
 

Cambio Comando 1^ Divisione Aquila, Gorizia 6 luglio 1939:

Giovedi 6 luglio arrivano sull'aeroporto di Gorizia gli Stormi dipendenti, 1° e 6° che, assieme al 4° formano uno schieramento di centodieci  velivoli su un fronte di oltre un chilometro. Assente la 90^ Squadriglia da poco ricostituita. La cerimonia inizia con il passaggio in rivista agli ufficiali e sottufficiali degli Stormi da parte del gen. Pinna, Sottocapo di Stato Maggiore e del gen. Pricolo, Comandante la II Squadra Aerea quindi, le autorita' raggiungono il piazzale a loro riservato mentre i piloti si portano di corsa ai loro velivoli. Decollo e le tre formazioni fanno un largo giro sull'aeroporto di Ronchi disponendosi a triangolo per un passaggio in tre gruppi distinti seguito da un secondo passaggio. Dopo i due passaggi restano in volo solo le formazioni acrobatiche dei tre Stormi: due Squadriglie del 1°, una del 6° e l'intero 4°  Stormo con quarantacinque velivoli. Mentre il 4° Stormo si porta in zona di attesa, le Squadriglie del 1° e 6° Stormo entrano a cuneo per l'esecuzione simultanea di un tonneau in formazione, trasformazione, looping a triangoli di pattuglie seguito da un altro looping a triangolo, trasformazione in fila indiana e gran ruota.
 
 
 

Gorizia 6 luglio 1939, le prime cinque squadriglie sono del 4° Stormo; seguono quelle del 1° e 6° Stormo. (mon16.jpg - Arch. Montanari)

 
 

Esibizioni anno 1939
3 luglio 1939  Firenze, Giornata dell'Ala
24 luglio 1939  Rimini, Avioraduno
7 agosto 1939  Falconara
21 settembre 1939  Treviso, Manifestazione Aerea
16 ottobre 1939  Ravenna, Giornata dell'Ala
23 ottobre 1939 Venezia, Giornata dell'Ala

Anno 1940
Alla fine del dicembre 1940 il Reparto con il 2° Gruppo riceve improvviso l'ordine di rischierarsi con i suoi 18 Fiat G. 50 sulla base di Castel Benito dove assume in carico la 358^ Squadriglia anch'essa armata con i caccia della Fiat. Fin da subito l'impiego del G. 50 si rivela inadatto all'ambiente nordafricano a causa della mancanza dei filtri antisabbia ai motori per cui l' usura dei Fiat A.74 risulta altissima.
 

Anno 1941 - 1942

Rimpatriato nel luglio 1941 con tutti i velivoli fuori uso, il II Gruppo che nel frattempo e' diventato autonomo, viene destinato a Gorizia per riarmare le sue Squadriglie 150^ - 153^ - 358^ sui nuovi aerei in via di assegnazione, i Reggiane Re.2001 con i quali si trasferisce prima in Sicilia e poi a Pantelleria, per partecipare alle operazioni nel Mediterraneo e contro Malta. L'addestramento viene accelerato al massimo nonostante le consegne da parte della ditta costruttrice procedano al rilento a causa della tardiva disponibilita' dei motori Daimler Benz 601 prodotti su licenza dall' Alfa Romeo cosicche' il Gruppo non completa la sua dotazione di velivoli prima del febbraio 1942, dopodiche' viene trasferito in Sicilia e poi a Pantelleria per partecipare alle operazioni nel Mediterraneo e contro Malta.
 
 

Ancora acrobazie... (agn064.jpg - Arch. Agonigi)