Monumento
Duca d'Aosta e Lapidario Caduti
4
novembre 1962
Il 4 novembre 1962 nella ricorrenza
della vittoria della 1^ Guerra mondiale, viene inaugurato il monumento
al Duca d'Aosta e il Lapidario ai Caduti del 1° e 4° Stormo
Caccia. Per realizzare l'opera e' stata fatta una sottoscrizione
nazionale promossa dal Comitato presieduto dal Generale d'Armata Guglielmo
Nasi alla quale hanno aderito l'Aeronautica Militare, l'Aero
Club di Gorizia con l'alto patrocinio dell'Associazione Arma Aeronautica.
Il monumento sorge sulle vestigia della palazzina comando ove risiedeva
l'ufficio del Duca. Su larga base circondata da 10 cippi rievocativi le
tappe più significative delle imprese militari di Amedeo di Savoia,
si eleva la statua in marmo travertino alta 5 metri che raffigura il Duca
aviatore in tenuta di volo con il volto rivolto verso l'Africa, verso l'Amba
Alagi. Opera dello
scultore veronese Vittorio di Colbertoldo
su progetto di Paolo Caccia Dominioni, la statua poggia i
piedi esattamente dove si trovava la scrivania del Duca. Di fronte alla
statua, oltre la strada che si interpone tra l' aeroporto e il circolo
ufficiali, ora caserma della guardia di finanza, il monumentale Lapidario
dedicato ai Caduti del 1° e 4° Stormo Caccia, anche questo su progetto
dell'architetto Paolo Caccia Dominioni. Sulla parete sono riporati i nomi
dei Caduti con i simboli dell'aeronautica militare: l'aquila turrita, l'arco
e la freccia della specialità caccia, il cavallino rampante del
4° Stormo e l'arcere con il motto: incocca, tende, scaglia del 1°
Stormo. Una fontana scorre lungo tutto il fronte del Lapidario a simboleggiare,
nel continuo fluire dell'acqua, il perenne riconoscente ricordo della Patria
e della Forza Armata. Come per il monumento anche il Lapidario è
stato realizzato con la promozione di iniziative per la raccolta di fondi,
in modo particolare con il generoso contributo dei veterani e dei familiari
dei Caduti.
Sabato 3 novembre il Corpo
Musicale dell'Aeronautica tiene un concerto alla Ginnastica Goriziana diretto
dal maestro Di Miniello; il giorno dopo il Presidente della Repubblica
On. Antonio Segni reduce dalla cerimonia del mattino a Redipuglia,
visita la citta'. Da ogni balcone sventola il tricolore ed una marea di
gente si riversa nelle strade e nelle piazze. Nel pomeriggio alle sedici
presenzia alla cerimonia di inaugurazione del monumento e del Lapidario.
All'arrivo del Presidente le bandiere del 1°e 4° Stormo hanno gia'
preso posto con la scorta armata alla base del monumento, accolte dagli
onori militari resi da una compagnia di V.A.M. con bandiera e fanfara.
Sulla tribuna d'onore ci sono il Ministro della Difesa on. G. Andreotti,
rappresentanti del Parlamento, la duchessa vedova Anna di Francia con la
figlia Cristina, il giovane Amedeo d'Aosta con la madre Irene di Grecia,
il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Generale Remondino, il
Segretario generale dell'A.M. Generale Fiori, Generali d'Armata e di Squadra
Aerea nonche' il Generale Urbani presidente dell'A.A.A., rappresentanti
delle altre Forze Armate, presidenti di associazioni combattentistiche
e d'arma, Enti Nazionali delle Famiglie Caduti, dei Mutilati ed Invalidi
di guerra. Presente anche uno zaptie' eritreo, Abdalla Ben Ahmed che nel
1941 era con il Duca all' Amba Alagi al momento della resa: ora maresciallo
dei carabinieri, ha voluto venire a Gorizia per ricordare il suo comandante.
Alle spalle del monumento,
medaglieri e labari e dietro ancora una numerosa folla convenuta a Gorizia
dalle localita' pu' lontane. Di fronte al Lapidario, i Reduci del 1°e
4° Stormo a significare il legame con Coloro che dopo aver vissuto
al loro fianco hanno immolato la vita alla Patria.Quattro orfani dell'
O.N.F.A. fanno cadere i drappi tricolore che ricoprono la statua e l'Ordinario
Militare per l'Italia Mons. Pintonello benedice la statua ed il Lapidario
mentre nel cielo le Frecce Tricolori disegnano la bandiera italiana.
da: La meravigliosa
avventura vol.1 di Renato Rocchi. Una figura soltanto, ma sofferta,
sudata, per non sconfinare in territorio jugoslavo, e su' per la sommita',
in formazione di diamante di 9, in perpendicolare sul monumento.
Oltre il confine dal colle di Monte Grado in prossimita' di Merna, un gruppo
di sloveni segue a distanza la cerimonia.
Il Gen.
A.Remondino ritornava a Gorizia dove era "nato" pilota militare e dove
aveva vissuto la sua meravigliosa avventura di capoformazione della pattuglia
acrobatica del 4° Stormo, dove aveva conosciuto, apprezzato e stimato
per le sue qualita' di Uomo, di Pilota, di Comandante il Duca d'Aosta,
oggi giustamente ricordato a memoria. Per il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica
un tuffo nel passato con le lacrime agli occhi |
Foto Archivio
Musei ProvincialiGorizia
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Allievi dell'ONFA schierati
davanti al Lapidario |
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Il Ministro della difesa
On. Giulio Andreotti saluta le autorita'. Da sinistra Mons. Arrigo PINTONELLO
ordinario militare, ? , Sig.ra Anna vedova del Duca d'Aosta, On. Antonio
Segni Presidente della Repubblica, ? |
Da sinistra: Sig.ra Anna
vedova del Duca d'Aosta, On. Antonio Segni Presidente della Repubblica,
?, On. Giulio Andreotti Ministro della Difesa |
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Il C.S.M. Gen. S.A. Aldo
Remondino, saluta il Presidente della Repubblica On. Antonio Segni. |
Da sinistra: Sig.ra Anna
vedova del Duca d'Aosta, On. Antonio Segni Presidente della Repubblica,
?, On. Giulio Andreotti Ministro della Difesa |
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In prima fila il Ministro
della Difesa On. G.Andreotti e il Presidente A. Segni |
Il Presidente della Repubblica
On. Antonio Segn saluta la Sig.ra Anna vedova del Duca d'Aosta. |