52 Anni con
le Ali
Com.te Alberto Passerotti
Nel giugno del 1962
vengo ammesso al 30° Corso Allievi Ufficiali di Complemento e nel gennaio
del 1963, con il grado di Sottotenente, frequento a Pisa il corso di paracadutismo
al termine del quale mi viene assegnato il comando di un plotone di paracadutisti
a Livorno.
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Pisa - 1963: Sten.
Alberto Passerotti |
Dopo il congedo partecipo
alla selezione per il corso piloti organizzato dall'Alitalia con la collaborazione
del'Aeronautica Militare.
Si presentano circa
seicento giovani e, dopo una selezione durata tre giorni, supero tutti
gli esami.
All'inizio di febbraio
1964, insieme ad altri 63 aspiranti piloti mi presento al Centro Addestramento
Alitalia di Fiumicino dove vengo assegnato al 5° Corso AZ.
Iniziamo subito con
le lezioni teoriche per sostenere gli esami di 1°, 2° e 3°
Grado, di radiotelefonia in inglese e di Ufficiale di Rotta di 2^ Classe.
Segue il corso macchina sul Macchi MB326 e l'addestramento al volo
strumentale e navigazione aerea sul Link Trainer oltre ad una decina di
missioni al simulatore di volo del DC8/43 e Viscount 785.
Ogni mese c'e' un
esame "interno" e chi non lo supera viene esonerato dal corso.
A meta' luglio del
1964 siamo rimasti una quarantina di allievi e partiamo per Brindisi per
iniziare il primo periodo di volo sull'MB 326. Alloggiamo in aeroporto
nel settore riservato all'Aeronautica Militare dove ci sono le nostre camerate
e la mensa, situata in una sala della palazzina Sottufficiali.
Per accedere all'hangar
Alitalia si deve uscire dalla caserma dell'A.M., attraversare la strada
ed entrare nella zona operativa riservata all'Alitalia. Il Direttore della
Scuola di Volo e' il com.te Vernetti, mentre gli istruttori sono alcuni
Tenenti Piloti presi "in prestito" dall'A.M. e provenienti dalla Scuola
di Volo di Lecce; sono : Alonzo (capoistuttore), Santaniello, Muzzarelli,
Piuzzi, Usai, Fetoni, Bruno, Vitagliani. Gli ultimi tre, terminato il periodo
alla Scuola, rientreranno in A.M. grazie ad un accordo che permetteva loro
di riprendere servizio militare o essere assunti in AZ.
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Brindisi - 1965: 2°
Periodo su MB326 |
Durante il 1° Periodo
sono previste trenta missioni, quattro, cinque alla settimana, della
durata media di 60-80 minuti. Intorno alla ottava, massimo decima
missione, gran parte degli allievi vengono esonerati dal volo e rimaniamo
solo in una "ventina".
Le missioni sono perlopiu'
"doppio comando" (con l'istruttore) ed una decina "solo pilota", sia diurne
che notturne, mentre un paio di missioni sono di "navigazione" e "fuori
campo" con atterraggio sull'aeroporto militare di Lecce-Galatina.
Le missioni comprendono
ambientamento, stalli, viti, compressibilita' (stallo di alta o buffet),
spegnimento e riaccensione motore in volo, atterraggi "simulati" (avaria
motore) e senza flaps, acrobazia, navigazione e volo strumentale (in tendina).
Effettuo le prime
tre missioni con l’Istruttore di volo Bruno che, terminate le lezioni,
era solito prendere i comandi per ed effettuare passaggi a bassissima quota
sulle barche, seguiti da cabrate a 5 G che mi facevano dare di stomaco.
Le successive missioni le effettuo con Piuzzi, Vitagliani, Muzzarelli,
Santaniello e check-ride con Alonzo.
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Brindisi - 1965: 2°
Periodo su MB326 |
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Brindisi - 1965: Allievi
piloti del 5° Corso AZ |
Rientro a Fiumicino
al termine 1° Periodo (30 agosto 1964) per riprendere le lezioni teoriche
e superare altri esami.
Il 20 gennaio 1965
ritorno a Brindisi per il 2° Periodo di volo che comprende altre sessanta
missioni.
In aprile, dopo l'esame
in volo con il Capitano Taini dell’Aeronautica Militare (esaminatore delegato
da Civilavia), conseguo il brevetto di pilota di 3° grado ma nel frattempo
si verifica una crisi mondiale per le Compagnie Aeree a causa dell'embargo
sul petrolio da parte dei Paesi Arabi.
Poco dopo viene a
farci visita a Brindisi il com.te Molinari, Direttore del Centro Addestramento
di Fiumicino e ci comunica che, causa questa crisi, il nostro corso subira'
una sospensione di alcuni mesi.
Dei 63 allievi piloti
che hanno iniziato il corso siamo rimasti in venti e con un centinaio di
ore di volo sul MB326 e tutte le abilitazioni richieste per un pilota di
linea, ritorniamo al Centro Addestramento di Fiumicino per ulteriori esami
ed addestramento strumentale al Link Trainer.
Alla fine di maggio,
come anticipatoci dal Com.te Molinari, il corso viene sospeso fino a data
da destinarsi, in attesa del corso di transizione su a/m di linea.
Ritornato a Trento,
mi reco presso il locale Aeroclub e mi presento come pilota titolare di
3° grado con 100 ore di volo sull'MB-326D.
L’istruttore
mi illustra le caratteristiche e le prestazioni del FL3: anno di costruzione1936,
telaio in legno e tela, motore da 60 CV, carrello biciclo, elica a passo
fisso, marche I-MOMO.
Avviamo il motore
con l’aiuto del motorista che, al call-out ”Contatto”, con un colpo secco
fa girare l’elica a mano.
Quando l’istruttore
mi ordina di dare motore per iniziare il rullaggio, porto avanti la manetta
e l’FL3 gira quasi su sé stesso: e' il mio primo impatto con l’elica.
In decollo devo usare il piede per contrastare l’effetto elica e mantenermi
al centro della pista, cosa inusuale per chi proviene dal jet.
A 500 ft, l’istruttore
mi chiede di virare a destra di 90° per effettuare un circuito. Guardo
la bussola che indica 360° ed inizio a virare per 090° e l’istruttore
mi rammenta che la bussola magnetica tende a precessionare in virata e
pertanto debbo collimare l’estensione dell’ala destra.
Ero abituato al girodirezionale
e mi rendo conto che questo e' un modo di volare diverso dal volo sui jet.
A settembre, insieme
ad altri sedici compagni del mio 5° Corso AZ, vengo richiamato per
la transizione sul Caravelle SE210 e da quel momento la mia carriera proseguira'
sugli altri aerei a reazione della Compagnia.
L'Alitalia in quegli
anni disponeva ancora di velivoli tradizionali ad elica come i quadrimotori
DC4, il DC6, il DC7, il Vickers Viscount che poco dopo verranno dismessi.
Nel 1971 vengo avviato
al Corso Comando che durera' circa un anno. Vengo infine nominato Comandante
prima sul Caravelle SE-210, poi sui Douglas C-9/30, DC-8/62 ed Airbus A-300/B4.
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Fiumicino - 1973:
Com.te Alberto Passerotti davanti ad un Caravelle SE210 dell'Alitalia |
Nella primavera del
1986 vengo convocato dal Capopilota dell'A-300: mi chiede se sono disponibile
a trasferirmi ad Alghero con l'incarico di pilota istruttore alla Scuola
di Volo "secondo periodo" sul Piaggio P-166/DL3.
Questo velivolo della
"Piaggio Aero" era equipaggiato con 2 motori turboelica, eliche spingenti,
carrello retrattile triciclo, ala medio-alta a gabbiano: un aereo progettato
e costruito nella fine degli anni '60.
L'ultimo aereo sul
quale ho volato e' l'Airbus A-300 sul quale, quando in atterraggio posi
il carrello principale a terra, ti trovi a quattro, cinque metri da terra
e cosi', ai miei primi voli ad Alghero con il P-166, ho la tendenza a "richiamare
alto".
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Alghero - 1986: davanti
un Piaggio P-166 della Scuola di Volo |
Nell’estate del 1971
la Scuola di Volo riceve il primo PA-42-720 Cheyenne III A, un velivolo
di moderna concezione, equipaggiato con due motori P&WCPT6A turboprop,
strumentazione elettromeccanica, marche N-4118M.
Poco dopo giunge anche
il secondo Cheyenne, marche N-420TS: entrambi i velivoli sono in leasing,
con livrea Alitalia mentre la manutenzione e' curata da un motorista americano
che lavora di notte per permetterci di volare di giorno.
Essendo i due velivoli
con marche statunitensi, noi istruttori dobbiamo recarci a Francoforte
presso la Federal Aviation Administration per sostenere il written-test
con l’Ispettore FAA (Federal Aviation Administration) mr Thorbeke e conseguire
la licenza americana ”Commercial pilot, Airplane Single & Multiengine
Land, Instrument Airplane”.Qualche mese dopo, veniamo invitati alla scuola
di volo della Lufthansa a Brema, per partecipare alla cerimonia di consegna
dei loro primi due PA-42-720 Cheyenne III A.
Il giorno prima della
cerimonia decollo da Alghero con N-420TS e destinazione Brema. A bordo
il Capo dell’Addestramento AZ, Com.te Palli, il Direttore della Scuola
di Alghero, Com.te Ramaccia, un funzionario della Piper e con l’allievo
Monduzzi, oggi Comandante senior di B-777.
Giunti la sera a Brema,
parcheggio alle spalle dell’hangar Lufthansa e la mattina seguente grande
festa in hangar con il Direttore della Scuola.
Gli allievi tedeschi
indossano pantaloni blu e giubbotto di pelle nera, noi una tuta grigio
perla Trussardi.
Su un lato dell'hangar
c'e' un lungo tavolo imbandito dove alcune hostess in divisa offrono zuppe
di gamberi e anguille affumicate; sull’altro lato una banda con flauti,
ottoni, piatti e tromboni si esibisce come all'Oktoberfest.
Nel suo discorso,
il Direttore enfatizza che Lufthansa e' la prima compagnia al mondo
ad utilizzare questo splendido aereo per l’addestramento avanzato ma, quando
aprirono le porte dell’hangar per accogliere i due PA-42 Lufthansa, appare
in primo piano il Cheyenne Alitalia.
Al termine della cerimonia
veniamo attorniati dagli allievi della Scuola di Volo tedeschi che ammiravano
il nostro N-420TS con livrea Alitalia, già un pò vissuta
e con qualche sverniciatura qua e là.
La Scuola di Alghero
gia' da 6 mesi conta due Cheyenne e poco dopo riceve altri tre con strumentazione
EFIS e di proprietà Alitalia. Sono: I-TREP, I-TREQ, I-TRER.
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Alghero - 1989: Alberto
Passerotti in occasione del raduno ad Alghero del 5° Corso AZ per la
ricorrenza 25° anniversario dall'inizio del corso. |
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Alghero - 1989: il
Com.te Muzzarelli, C.I.V. (Capo Istruttori Volo) della Scuola. Alle sue
spalle il Com.te Guidi. |
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Alghero - 1989: il
Com.te Sekules, Direttore Operazioni Volo dell'Alitalia in visita alla
Scuola di Volo di Alghero. |
Nel febbraio 1988 vengo
richiamato in linea per il passaggio sul Boeing B-747 e, nel 1991, inviato
a Long Beach per il corso McDonnell Douglas MD-11.
All’inizio del 1992,
vengo inviato a "Vero Beach", presso la Flight Safety International Academy,
per supervisionare l’addestramento di un gruppo di allievi AZ che, ottenuto
il brevetto di 1°grado, debbono conseguire il “Private Pilot, Airplane
single instrument Airplane” in USA per poi completare ad Alghero l’addestramento
"multi engine" sul Cheyenne.
Il primo giorno alla
Flight Safety International Academy, partecipo alla cerimonia di benvenuto
con la presentazione dello staff. Direttore della Scuola e' mr. Peter Banfield,
l'Accountable manager, mr John Marino, il Capo Istruttore, mr Erik Kovenhoven
(un olandese che parla l'italiano), l'istruttore di fonia, mr Johnny Walker
(easy to remember) ed infine l’addetto alla manutenzione degli alloggi.
La soluzione di inviare
gli allievi piloti negli USA comporta un considerevole risparmio nei costi
dell'addestramento: Un US gallon di benzina avio costa un US Dollar (1092
Lit), un'ora SEP (Single Engine Pilot) costa all'Alitalia 74 US Dollar.
Anche Olympic, Austrian, Swiss si adeguano e trasferiscono l'addestramento
degli allievi piloti negli USA.
Nel 1999 nasce "Skymaster",
ramo d’azienda di Alitalia che fornisce addestramento a pagamento, senza
alcuna garanzia di assunzione per gli allievi, una volta terminato il corso
con successo.
Insieme al Com.te
Fedeli vengo incaricato di preparare il syllabus che deve rispettare sia
la normativa italiana, che le norme JAR-FCL prossime ad entrare in vigore
in tutta Europa.
Nel febbraio 2000
ci rechiamo a "Bakersfield-Ca" presso la IFTA (International Flight Training
Academy) della "All Nippon Airlines", dove già si svolgono i corsi
della giapponese ANA e della Taiwanese EVA.
Ci accoglie il Direttore,
mr. Fujiwara, che orgogliosamente ci mostra il suo ultimo acquisto: una
macchina da caffè professionale per uso esclusivo degli allievi
italiani; La mensa e' organizzata su tre aree: quella cinese con "won ton
soup e riso", quella giapponese con "sushi e riso" e quella italiana con
spaghetti, parmesan e oliveoil, tutto rigorosamente made in USA.
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Alghero - 1989: il
Com.te Fedeli. |
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Fiumicino, Flight
Dispatcher Alitalia - 1990: il Com.te Sbocchelli in primo piano ed il Com.te
Passerotti in secondo piano. |
Il Com.te Fedeli familiarizza
subito con il cuoco giapponese, mr. Suzuki e gli insegna a cucinare la
pasta e fagioli.
L’aereo usato dalla
Scuola di Volo della "All Nippon Airlines" per l’addestramento in volo
e' il Bonanza A-36, prodotto da Beech Aircraft Corporation, motore Continental
300 HP.
Capo Istruttori e'
mr Skip Penner, noto per la frase che soleva ripetere: “when you smell
the cows, the wind is coming from the west” (c’era una fattoria sopravento
alla scuola).
A Bakersfield ho l'occasione
di conoscere mr. Frank Piripicchio, presidente della locale “Italian Heritage
Dante Association” che ci invita alle cene sociali che si tengono ogni
ultimo mercoledì del mese.
Frank ci confida che
i non più giovani abitanti del quartiere prossimo all’aeroporto,
si ricordano ancora di Pearl Harbour e non vedono di buon occhio i bimotori
”Baron” usati dai japs con il sol levante dipinto sulla fusoliera. Fraternizzano
invece con noi Italiani.
Rientriamo infine
ad
Alghero dove e' previsto il secondo periodo di volo avanzato sul bimotore
PA-42. Responsabile di Skymaster e' il Com.te Giampaoli e accountable manager
e' mr. Boschi.
Dopo dieci corsi,
purtroppo anche Skymaster cessa l’attività di Scuola di Volo.
Nel 2001 vengo
assunto da ENAC in qualità di Ispettore di volo e continuo a volare
per sette anni sugli aerei ad elica delle varie scuole di volo sparse per
l’Italia.
Con l’introduzione
delle JAR-FCL, le scuole di volo vengono certificate FTO, Flight Training
Organization e nel 2009 mi viene offerto il posto di Head of Training presso
una nuova scuola di volo, la "Urbe Aero" che verrà certificata come
FTO I-066.
Alla Urbe Aero, Chief
Flight Instructor e' il Com.te Anselmi, poco dopo sostituito dal Com.te
Campinoti mentre Chief Ground Instructor e' il Com.te Vittozzi, poi sostituito
da Luca Giorni.
Flight Instructors,
AZ ed ex AZ, sono il Com.te Loner, il Com.te Grisogoni, il Com.te Pesucci,
il Com.te Cappuccilli, il FO Arpino, il FO Sarti, il FO Orena, il FO Cicero
e altri.
Ground Instructors
sono gli stessi del Centro Addestramento Alitalia, ormai senza impiego.
La flotta e' composta
da quattro DV-20, due DA-40 e due DA-42, aerei nuovi di zecca con strumentazione
elettronica (glass cockpit). Uno dei bimotori, OE-FKZ, e' equipaggiato
anche con radar meteo e telefono satellitare.
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Urbe - 2009: Passerotti,
"Head of Training" della Scuola di Volo "Urbe Aero, davanti un DA-42. |
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Urbe - 2009: Scuola
di Volo "Urbe Aero. |
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Il Com.te Passerotti
con il collega AZ Com.te Cattani.. |
Nel 2011 l'entrata
in vigore della regolamentazione EASA in sostituzione delle JAR-FCL comporta
un ulteriore impegno per l'adeguamento alla nuova normativa.
Nel settembre del
2016 mi subentra, nel ruolo di Head of Training, il Com.te Gasparrini e
qui termina la mia lunga carriera aviatoria
Dal mio primo volo
sull'MB326 nel 1964 sono trascorsi 52 anni.
Ho volato su gran
parte dei velivoli di Linea e di Scuola dell'Alitalia, ho volato raso terra
durante le missioni a bassa quota con il P-166 fino ai 41.000 piedi con
il Boeing 747 e con l' MD 11.
Ho volato in entrambi
gli Emisferi, attraversato i fronti intertropicali attorno all'Equatore,
volato sugli Oceani e sui deserti, attraversato temporali e nebbie fittissime
eppure, ancora oggi, se salgo su un aereo, provo una sensazione che solo
chi ha volato per una vita puo' comprendere.
Com.te Alberto Passerotti